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La Storia

La Logudoro Carni nasce a Buddusò, in provincia di SASSARI, nei primi anni novanta, sull’assolato altopiano che si affaccia sugli incontaminati monti del nord Sardegna, grazie all’intraprendenza di Pietro Addis. Ma le sue radici vanno ricercate e affondano salde negli anni 50, permeate di un forte sentimento di partecipazione e condivisione, lo stesso in cui è scritta la storia di greggi, di ovili e di un mondo di sacrifici e poesia. Elementi, questi, che portarono la famiglia Addis, con a capo nonna e zii dell’attuale responsabile Giovanni, a intraprendere l’antica arte della macellazione presso un’unica ma proficua stanza ricolma di doni della natura sacrificati per le festività principali, soprattutto quelle di Ognissanti, Natale e Pasqua. 
Ed è con questo ricco bagaglio culturale di codici e valori che hanno storicamente segnato e impregnato la civiltà sarda,  che nel 1990 il fondatore Pietro Addis, con sacrificio, crea negli anni la Logudoro Carni. 
Al principio una piccola struttura provvista di un’unica cella che grazie al regolamento 23M della Asl riusciva a trattare un massimo di 1000 agnelli per giorno oltre che offrire lavoro a dieci persone che operavano dalle prime ore del mattino fino a tarda notte. Mani esperte che grazie al particolare compromesso tra delicatezza e velocità, unito a un certosino lavoro manuale, riuscivano a confezionare agnelli destinati specialmente al mercato romano e napoletano, capi provenienti dalle zone di Buddusò, Orgosolo, Sarule, Pattada, Ozieri e Olbia che il pastore stesso accompagnava al mattatoio collaborando spesso e volentieri con gli Addis durante il percorso di macellazione, andando così a costituire oltre che l’ossatura dell’economia, un vero e proprio rituale.
Nel 1995, in seguito all’adeguamento alle nuove normative della Comunità Europea, la Logudoro Carni diventa un’azienda modellata con dedizione, mattone dopo mattone, in un disegno di armonia e tradizione, orgoglioso passato, coraggioso presente ma soprattutto futuro; prospettiva che non è mai mancata alla famiglia Addis che sotto la sapiente guida di signor Pietro arriva a poter vantare, all’inizio degli anni duemila, la lavorazione di circa 50.000 agnelli all’anno.
Ma come tutte le più belle storie, anche quella della Logudoro Carni purtroppo incontra la sventura:  il 17 dicembre 2010, Giovanni Addis, attuale proprietario, si ritrova a dirigere la ditta da solo a causa dell’improvvisa perdita del padre dopo averlo affiancato per anni. Ed è da questo importante seppur doloroso evento che trarrà la forza e il coraggio necessari per andare avanti, ereditando dal caro padre valori e caparbietà. Il giovane Giovanni si rimbocca le maniche dedicandosi con amore e passione a quel lavoro che da generazioni nobilita l’intera famiglia, impegnandosi negli anni seguenti all’ampliamento dell’azienda, all’incremento delle attrezzature necessarie per operare al passo coi tempi, alla realizzazione di più ampie celle frigo e nuove stalle di sosta, adeguando così quel lavoro artigianale di un tempo alle nuove richieste di mercato, senza mai rinunciare e rinnegare l’importante storia dell’azienda. Grazie alla sua intraprendenza ecco che si è passati dai 50.000 agnelli annui ai 120.000 odierni, dai 200 capi l’ora ai 400, con un traguardo di 4000 in un solo turno di lavoro. Ulteriore innovativo ampliamento, nel corso del 2018, sarà l’acquisizione di un nuovo macello in Sicilia: Giovanni Addis ancora una volta saprà esportare l’esperienza e la tipica cura che hanno da sempre contrassegnato il suo lavoro verso un notevole incremento produttivo pari al cinquanta per cento della produzione attuale. 
La famiglia Addis può certamente dirsi orgogliosa di tali risultati ma il sogno di Giovanni non si è fermato e continua nel nome della tradizione e nel ricordo della sua amata famiglia che da sempre ha affondato saldamente le radici nei sacri codici della comunità agropastorale sarda, in quel patrimonio secolare - come scrive l’antropologo Bachisio Bandinu - che dall’età dei nuraghi, ha prodotto una cultura, un simbolo, una scuola di vita, un modo di essere, praticamente scomparso in Europa, che perdura ancora oggi, in Sardegna.

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